Trattamento emiplegia infantile

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L’emiplegia infantile viene definita da più fonti come un disturbo del movimento, in realtà la natura del disturbo è molto più complessa e ha origine a livello cerebrale. In questo articolo andremo a capire cos’è l’emiparesi infantile e in cosa consiste il trattamento emiplegia infantile.

Trattamento emiplegia infantile, ne parliamo con la Dott.ssa Cavolli Fatjona.

Chi è la Dott.ssa Cavolli Fatjona?

Fisioterapista neuro – evolutiva pediatrica altamente qualificata tratta i bambini in età evolutiva con paralisi cerebrale infantile e con simili condizioni dello sviluppo neurologico.

  • Laureata presso l’università degli studi di Milano nel 2014. Dopo la laurea ha continuato la formazione prevalentemente all’estero per migliorare e potenziare le sue capacità di analisi, valutazione e trattamento personalizzato sui bambini.
  • Nel 2016 esegue il corso intensivo  post laurea MAES Therapy International (‘’ Movement Analysis & Education Strategies for treatment of children with Cerebral Palsy and similar neurological conditions’’, condotto dal fondatore dell approccio Jean Pierre MAES Jean Pierre Maes Consultant Neurode-velopmental physiotherapist director Maes Therapy, International consulta Maes trained therapist
  • Nel 2018 ha partecipato al corso MAES specializzato al  trattamento precoce nell’età evolutiva ( dai primi 3 mesi) condotto da Jean Pierre Maes Consultant Neurodevelopmental physio- therapist director Maes Therapy, International, Dr Betty Hutchon, Dsc Mrcot Head pediatric occupational therapist, Consultant neurodevelopmental therapist, Honorary Lecturer, University College London (UCL).
  • Settembre 2018 esegue il corso post laurea internazionale livello base del metodo Prechtl ( general movements assessment) altamente specializzato nello screening e diagnosi per i bambini dalla nascita (prematuri compresi all’età di 5 mesi) Tutor: Collen Peyton, PT, DPT , PCS Chicago Usa
  • Iscritta ad AIFI ( Associazione italiana dei fisioterapisti 
  • GIS ( Fisioterapia pediatrica)
  • GIS (neuroscience)

Trattamento emiplegia infantile, cos’è?

Si tratta di una forma di paralisi che si manifesta limitando i movimenti su un lato del corpo con indebolimento o rigidità muscolari. Tali sintomi come: muscoli rigidi e altri problemi muscolo – scheletrici, non sono altro che indici a cos’è accaduto al cervello.

Le emorragie cerebrali prenatali, la mancanza di ossigeno durante il parto, le infezioni e i traumi cerebrali possono tutte essere delle cause ad una conseguente forma chiamata paralisi cerebrale spastica.  Quello che vediamo a livello fisico, quindi è la somma di ciò che è accaduto a livello cerebrale e come il bambino ha imparato ad interagire con l’ambiente circostante durante la crescita con l’esperienza e gli strumenti che ha avuto a disposizione. 

Un esempio semplice:  

Come si segue una specifica attività motoria visibilmente così “automatica” come gattonare fino a correre:

Avete mai provato a fare sport (anche sciare, andare in bicicletta, giocare a calcio etc.) o semplicemente palestra? 

Quanti di voi hanno dovuto implementare più componenti (come diete, stile di vita, esperienza, riposo e allenamenti, prove ed errori) per arrivare al risultato desiderato?

Immagino sia stato un processo di evoluzione e crescita continua mettendo in atto più elementi indipendentemente dalle vostre abilità individuali. E più ambizioso è diventato il vostro obiettivo, più elementi avete dovuto mettere a disposizione per incrementare la vostra performance.

Questo ci fa capire come la natura del problema potrebbe essere più complessa. E capire la complessità sarà uno step importante e decisivo per aiutare a migliorare la qualità di vita del vostro bambino.

Ma sopratutto vuoi ottenere risultati dalla terapia? Dai costanza

 

Un problema all’origine:

Durante lo sviluppo neurologico del feto, alcune aree cerebrali si sviluppano in momenti diversi rispetto ad altre; questo porta ad avere alcune aree che saranno più sensibili di altre. Un bambino nato prematuro (prima dei nove mesi) avrà alterata una parte diversa rispetto ad un bambino nato a termine (nove mesi) ma che è andato in sofferenza per emorragia preparto, così come diverso sarà un bambino nato a termine con una lesione di ictus o bambini con alterazioni genetiche ed altro.

Come e quando si verificano questi sintomi?

Tanti sintomi si possono identificare fin dalla nascita tramite la terapia strumentale o in altri casi durante lo sviluppo delle tappe neuro evolutive. Il cervello è un organo straordinario composto da aree multiple. Quando si verifica uno sviluppo atipico (ovvero abnorme, diverso o poco funzionale) è molto importante identificare l’area affetta e come il cervello si è adattato per compensare questa mancanza. In base all’area sottosviluppata o al danno a livello cerebrale avremo una manifestazione diversa.

 

Come aiuta la  M.A.E.S Therapy?

M.A.E.S Therapy ci aiuta a capire che scegliere la strada breve non ci permetterà di raggiungere obiettivi ambiziosi.

Interveniamo con un trattamento riabilitativo che esplora come l’apprendimento, gli strumenti disponibili e lo sviluppo motorio si influenzano a vicenda. Il nostro obiettivo è assisterli durante le diverse fasi di crescita sfruttando il potenziale inespresso, andando a semplificare una serie di processi neuro cognitivi e motori che, al neonato, bambino o adolescente, possono risultare complessi.

E’ la differenza che farà la differenza:

Paziente con emiparesi (prima e dopo il trattamento con M.A.E.S THERAPY)

Tanti bambini con paralisi cerebrale infantile possono risultare molto simili ma il cervello è un attributo individuale, e la strada del loro sviluppo dipenderà dalle capacità disponibili, la relativa abilità di metterli in uso, l’esperienza e l’ambiente circostante.

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Quando parliamo di capacità ci riferiamo a tutta una serie di abilità motorie, cognitive e sensoriali che possono essere: problem solving, creatività, multitasking, coordinazione, stabilire correttamente la priorità etc, etc

 

Molto di più di esercizi: uno sviluppo a 360°

Servire le necessità individuali per un ambizioso risultato è il nostro obiettivo.

Fare stretching o praticare il risultato atteso (senza promuovere le esistenti abilità motorie) non sarà sufficiente. 

L’esecuzione di una specifica attività motoria (rotolare, stare seduti, gattonare, camminare) è una combinazione complessa di un insieme di altre abilità motorie. 

 

Impariamo a funzionare con successo ma se il successo lo sperimentiamo: 

Assegnare ad un bambino attività più difficili rispetto alle sue di capacità e abilità in essere comporterà alla frustrazione e non aiuterà a migliorare.

Ecco perché è importante capire ed analizzare le reali difficoltà in modo da promuovere le attività che desideriamo. 

Avere successo va bene, ma come e con quanta varietà di strategie motorie per arrivare all’indipendenza nelle varie attività che veniamo sottoposti dall’ambiente?

Tutti abbiamo sentito almeno per una volta una sinfonia nella nostra vita. Per rendere l’esempio una sinfonia di Beethoven. Il suono musicale è a dire poco eccezionale. 

Ma certamente un suono musicale può essere prodotto anche con la chitarra da un dilettante alle sue prime armi quindi con soli 3 accordi. Parliamo di un suono musicale ma nettamente diverso. 

Una sinfonia è un complesso armonico di suoni musicali messi in atto nel tempo esatto dal dirigente dell’orchestra. Quindi un insieme di variabili che rendono il suono impeccabile o che potrebbero renderlo al tempo stesso non piacevole, mediocre fino o tuttavia non ascoltabile. Pensate un attimo solo se questo dirigente d’orchestra facesse suonare solo i pianisti non sarebbe più una sinfonia. 

Nemmeno camminare ne consegue il solo utilizzo delle gambe e muscoli come siamo abituati a credere. E’ un insieme di tappe dello sviluppo neurologico che avvengono  per perfezionare questa abilità eccelsa e performante in ogni contesto necessario ( camminare con passo veloce; lento; terreno liscio/ pendenza/ discesa ect.) 

Fare più cose con le stesse strategie per avere successo è molto tipico in questi bambini. E appunto avendo a disposizione meno variabili per via della lesione o malfunzionamento del cervello si tenderà a fare di più ma con una scarsa qualità.

Questo comporta a risolvere il problema in un solo modo. Quindi se in futuro si presenterà una situazione più complessa si tenderà ad avere un’unica risposta netta e non risolutiva.

Le sessioni di trattamento hanno come obbiettivo fare acquisire nuove strategie e abilità al cervello del vostro bambino in tal modo da poterle trasferire poi alla vita di tutti i giorni.

Aiutare i bambini nell’implementare nuove strategie e dare a loro l’opportunità di scegliere tra le varie soluzioni apprese in terapia, determinerà il miglioramento motorio.

 

La ricerca e gli studi:

Negli ultimi anni la ricerca in neurologia dello sviluppo ha fornito una serie di importanti paradigmi dello sviluppo funzionale del sistema nervoso. Uno dei più importanti è il concetto di adattamento ontogenetico che riconosce che: durante lo sviluppo dell’individuo il repertorio funzionale della struttura neurale in via di sviluppo deve soddisfare i requisiti dell’organismo e del suo ambiente. Questo insegna che la conoscenza dei fattori ambientali, incide nello sviluppo del cervello ‘’predeterminato’’ e può aiutare ad evitare uno sviluppo cerebrale anormale. 

 

M.A.E.S Therapy,  l’approccio!

L’approccio della MAES Therapy si basa sul principio dell’analisi dove la qualità del movimento è risultato del percorso delle vie neurologiche il quale lo affermano anche gli studi dei movimenti generali dove sono state fatte molte ricerche a riguardo. Inoltre tramite tecniche specifiche utilizza il corpo come ponte per arrivare al cervello secondo i concetti della neuroplasticità.

 

Conclusioni: 

Sono certa che la vostra precedente esperienza e l’esperienza con la Maes Therapy vi insegnerà il valore della qualità.

Quando diventi mamma o papà  il tuo punto di vista cambia e inizi a confrontarti con una realtà completamente diversa. Questo comporta una serie di responsabilità e scelte nel corso della crescita del vostro bambino determinando così la loro qualità di vita proiettandosi nel futuro.

È importante però identificare quali strade possono effettivamente offrire un’opportunità di crescita e sviluppo tra le svariate alternative che si presentano. I sintomi e il modo come il vostro bambino si muove non sono solo un problema clinico ma anche il risultato della esperienza del movimento.

Bisognerà analizzare insieme gli aspetti importanti dello sviluppo e la direzione che li vogliamo dare mettendo insieme i piccoli pezzi per costruire la grande torre. 

È importante identificare per tempo i sistemi sottosviluppati.

Possiamo affrontare e trovare soluzioni del problema insieme. 

Possiamo metterci dalla loro prospettiva per guidare il loro sviluppo offrendo l’opportunità di un futuro migliore con una qualità di vita diversa.

Contattami via e-mail fatjona.cavolli@gmail.com o telefono 3271519444, sarò felice di risponderti dandoti maggiori informazioni e chiarimenti su ogni tuo dubbio. 

Se siete interessati ad approfondire l’argomento: trattamento emiplegia infantile, il nostro consiglio è quello di chiedere maggiori informazioni alla dottoressa Cavolli per altri eventi informativi gratuiti organizzati a Milano sulla MAES Therapy per la Paralisi Cerebrale Infantile. Lo scorso anno, a maggio 2019 ad esempio, si è svolto a Milano uno di questi incontri in presenza del fondatore: Jean Pierre MAES (clicca qui per maggiori informazioni www.maestherapy.com) e la Dott.ssa Cavolli Fatjona.

  L’incontro è stato particolarmente utile a:

  • Genitori e familiari di bambini affetti da paralisi cerebrale o simili condizioni neurologiche.
  • Medici (Pediatri, Neurologi, Neuropsichiatri, Fisiatri).
  • Fisioterapisti che si occupano di riabilitazione neurologica in età evolutiva.

 

Referenze: 

  1. Paneth N, Hong T, Korzeniewski S. (2006). The descriptive epidemiology of cerebral palsy. Clinics in Perinatology
  2. Surveillance of Cerebral Palsy in Europe. (2002). Prevalence and characteristics of children with cerebral palsy in Europe. Developmental Medicine and Child Neurology
  3. Oppenheim RW (1984) Ontogenetic adaptations in neural and behavioural development, towards a more ecological developmental psychobiology. In Prechtl HFR, editor .
  4. Continuity of neural functions from prenatal to postnatal life. Clin Dev Med94 Oxford: Blackwell
  5. N. Herschkowitz Brain Development in the foetus neonate and infant ;Department of paediatrics , University of Berne, Switzerland.
  6. Jean-Pierre Maes ; MAES Therapy ( Course handouts )

 

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